Storia di un Soprannome

06.05.2025

Ma perché no !

Quasi quasi chiamo IL TOTTO

Non ho ancora iniziato ad esplorare le altre frazioni del Comune, per ora gli appuntamenti prenotati sono per buona parte in quella dove abito, Cascio.

È giunto il momento di uscire altrove, iniziare a ritrarre anche gli abitanti delle frazioni limitrofe

Frazione di Sassi; se pronunci quel nome non può non venirti alla mente la trattoria IL TOTTO

Chiamo, sono le 11.30, tra poco inizieranno ad arrivare i clienti, mi risponde il figlio Dino.

Spiego cosa vorrei fare e lui, con la solita cordialità con la quale ti cucina un piatto di maccheroni mi dice "ma certo, se me lo dicevi prima però mi rifacevo un po' il trucco".

Alle 16.00 come concordato sono alla porta della trattoria.

Entro, Dino e Manola mi accolgono calorosamente . È rimasto sono un tavolo d' avventori .

" Ma che ci fai lì in piedi, arriviamo subito siediti che si beve qualcosa".

Inizia così la mia seduta fotografica da IL TOTTO.

Trattoria, Bar, punto di ritrovo della frazione di Sassi è lì, anno dopo anno, implacabile .

Oreste (IL TOTTO ) il babbo di Dino è a fare la pennica pomeridiana ma dopo due minuti eccolo sulla porta.

Si siede al tavolo con Il figlio e la nuora Manola, mi guarda e mi chiede cosa deve fare.

Gli spiego il progetto, mi guarda e un poco stupito mi dice " Va bene bimbo è bello, bravo".

Da lì in poi iniziamo a chiacchierare accompagnato da una buona grappa

" ..Dino! Portagli quella nostrale bona "

L' Oreste ( perché dalle nostre parti si mette l'articolo da tutte le parti ) mi porta a spasso per un secolo di storia ( quanto la sua trattoria ) .

Aperta negli anni 20' dal babbo e dalla mamma questi spazi hanno visto passare la seconda guerra mondiale dando pasti caldi agli ufficiali, hanno fatto ballare generazioni di giovani ragazzi e ragazze . Tanto ballare da essere stata poi il pretesto anche per la "scomunica del paese".

Si perché ballare e fare musica non era poi visto così di buon occhio, poi la trattoria era a due passi dalla Chiesa, e tutte le famiglie per andare a messa dovevano passare la davanti. E alle figlie femmine gli veniva detto: " vai vai tira dritto, abbassa la testa un ci guardare che c'è peccato là "

L'Oreste è una lucida mitraglia di parole, classe 1931 mi racconta del babbo andato a lavorare in Africa e pertanto iniziato a vedere solo all'età dei 13 Anni, mi racconta del suo geloso amore per la madre. Gli occhi gli si fanno lucidi .

Iniziamo a fare qualche scatto al tavolo, poi al bancone e poi sotto l'insegna .

Mi premuro di non perdere troppo tempo per non affaticare Il Totto. Mentre ci sistemiamo sotto all'insegna nell'esterno del locale, mi avvicino e gli porgo la mano per aiutarlo ad alzarsi . Mi guarda " No no grazie !" Si alza e tira dritto per mettersi in posa .

Un'altra tempra!

Finiamo la seduta e si rientra .

" Che ti offro bimbo?"

Oreste grazie, non ho fatto il bis con la grappa benché fosse buonissima .

Grazie a te, Dino e Manola; gentili schietti accoglienti, una trattoria deve essere così, un ristoro per il palato ma anche per l'anima.

Forse qualcuno (i pochi che non lo sanno) sarà deluso dal non leggere il motivo per il quale l'Oreste Pucci lo chiamo tutti IL TOTTO.

Sappiate che non lo scriverò!

È la mia provocazione ed invito ad andare a farvelo dire direttamente da lui o dal Dino o dalla Manola.

È la mia provocazione ad essere curiosi, ad aprire un porta di pseudo sconosciuti e parlare, chiedere ed imbarazzarvi nel farlo.

È il mio invito a mettervi ad un tavolo con altre persone e raccontare/tramandare la storia semplice della quotidianità dei vostri luoghi .

La memoria tramandata per via orale è importante, necessaria perché crea dibattito punto di vista, magari diventa leggenda ma è così che si crea, a mio modesto avviso, la coscienza di un paese .

Pertanto che sia alla trattoria Il Totto o dove volete voi .. andate a cercare il motivo di un soprannome e inizierete un viaggio.

Del resto io non sono uno ricercatore storico, un giornalista e nemmeno un archivista, provo solo a fare foto; provo solo a raccontare storie .

La speranza è che domani sia di stimolo alla curiosità di voler provare a conoscere una storia, qualsiasi essa sia e di qualsiasi persona si abbia davanti .